Recensione di “La chimera di Praga”

In questi ultimi due giorni ho iniziato e terminato “La chimera di Praga” di Laini Taylor edito da FaziEditore.


TRAMA di “La chimera di Praga”
Karou è una studentessa d’arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un’intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l’esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz’anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell’aspetto esteriore.
Nel disperato tentativo di aiutare la sua “famiglia” Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.


RECENSIONE di “La chimera di Praga”:
Si tratta del primo capitolo di una trilogia fantasy e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo romanzo.
La trama è ben costruita, originale e mai banale; la scrittura è fluida e i dialoghi sono ben strutturati.

Le ambientazioni sono ben descritte e la stessa cosa vale anche per i protagonisti di queste vicende che ci vengono ben presentati sia psicologicamente che fisicamente.
Ogni capitolo ha un colpo di scena inaspettato e più si va verso la fine del libro più si viene coinvolti all’interno della storia…

Non vedo l’ora di leggere il seguito!

Voto 4,5/5
Buona lettura!

4 pensieri riguardo “Recensione di “La chimera di Praga”

  1. Lo sto leggendo dopo aver amato la dilogia del Sognatore. È un buon esordio però tra i due preferisco il Sognatore perché mi sembra che in questo romanzo ci sia una carica metaforica meno forte e un po’ mi dispiace

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