“Trieste, 1974” di Massimiliano Stefani

RUBRICA: TI PRESENTO UN LIBRO

Nelle scorse giornate ho letto “Trieste, 1974” di Massimiliano Stefani che ringrazio per avermi omaggiato della copia cartacea.

TRAMA

In una Trieste affascinante e multietnica, percorsa dalle inquietudini e dalle tensioni politiche dei primi anni Settanta, mentre tutto il Paese è sconvolto dai sanguinosi attentati neofascisti, si intrecciano le storie private dei quattro protagonisti di questo romanzo storico figlio di uno scrupoloso lavoro di ricerca: l’amore tra Ruggero e Maja (un italiano e una cittadina della minoranza slovena), ostacolato dalle ideologie e dal pregiudizio etnico; il difficile percorso di crescita del giovanissimo Saša, il dramma esistenziale di Lorenzo, un ragazzo che nasconde la propria “diversità”.

L’arrivo in città di Pier Paolo Pasolini fa da trait d’union alle singole vicende personali, ciascuna delle quali appare fin dall’inizio sospesa tra un gioco di combinazioni casuali e il compimento di destini ineffabili.

RECENSIONE

Un romanzo basato su tratti di storia italiana poco conosciuti e che meritano sicuramente di essere approfonditi. L’autore delinea con precisione i fatti realmente accaduti e li intreccia magistralmente con le storie dei quattro protagonisti, permettendo così, di comprendere in profondità gli attriti politici, le violenze e le divergenze di pensiero di questi anni.

Lo stile di scrittura è curato, ricco di descrizioni ma allo stesso tempo conciso e diretto che ne rendono la lettura piacevole, nonostante gli argomenti difficili trattati.

Voto 4/5

Buona lettura!

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