Roberto Semplici nato il 10 gennaio 1990 a Casorate Primo, un comune della provincia di Pavia in Lombardia, non lontano dalla riva sinistra del Ticino.
Ha frequentato l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Luigi Cossa” a Pavia dove ha conseguito il diploma di qualifica professionale in Operatore dei Servizi della Ristorazione: Cucina nel 2008; e successivamente il diploma di maturità in: Tecnico dei Servizi della Ristorazione nel 2010.
Dopo il diploma si è iscritto all’Università degli Studi di Pavia, alla facoltà di Farmacia, laureandosi Farmacista nel maggio 2015 per poi ricevere l’abilitazione all’esercizio della professione a dicembre dello stesso anno dopo aver superato l’esame di stato.
Nell’aprile 2016 ha iniziato a lavorare come farmacista a Corsico, alle porte di Milano, dove ha incontrato dei colleghi fantastici che lo hanno fatto sentire parte di una famiglia.
Solo recentemente, per una serie di cambiamenti, si è trasferito lavorativamente nel suo paese natale, nella stessa farmacia che lo aveva ospitato anni prima come tirocinante all’epoca dell’università, felice di aver ritrovato nuovamente un ambiente familiare e sereno.

Ma ora conosciamolo meglio tramite questa breve intervista.
Riporto di seguito le sue risposte senza modifiche, tagli o aggiunte da me apportate.
⁃ Per iniziare, c’è qualcosa di te, del tuo carattere, delle tue passioni che ti piacerebbe condividere con noi?
Certamente, sono una persona timida e introversa anche se a dir la verità con il passare degli anni ho cercato di evolvermi imparando a non essere più impacciato e diventando sempre più sicuro di me stesso.
Le mie passioni sono tante, mi piace spaziare nel tempo: adoro andare in bici, fare trekking in montagna, andare a spasso con i miei cani nelle campagne o nei boschi, amo il mondo dei motori sia in tv come la F1, la SBK, la MotoGP e le serie minori come anche andare sui kart o sulla mia moto con i miei amici; D’inverno mi piace appunto leggere o guardare i film; in primavera ed estate invece mi piace rilassarmi coltivando il mio orto. In realtà mi piacerebbe fare anche tantissime altre cose, ma per fare tutto ciò che ho in mente dovrei trovare il modo di moltiplicarmi in tre o in quattro.
⁃ Esistono uno o più scrittori che hanno avuto influenza nella tua scrittura?
Sì, più di uno. La prima in assoluto è J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter, poi Isabel Allende, Christopher paolini con il Ciclo dell’eredità ed infine, ma non per importanza, Gipo Anfosso, mio professore di Italiano alle medie, anch’esso autore di diversi libri capace di scrivere in modo semplice e diretto con termini mai banali in grado di rendere un racconto fluido, ma allo stesso tempo ricco nelle descrizioni.
⁃ Per quanto riguarda la lettura, quali sono i libri che hanno lasciato il segno nella tua vita?
I libri che hanno lasciato il segno nella mia vita sono quelli di cui ho citato gli autori qui sopra, Harry Potter è colui che mi ha fatto vivere più intensamente un mondo alternativo, fantastico, composto da un intreccio di emozioni, posti nuovi dove regna la fantasia senza sfociare “nel troppo”. Di Isabel Allende mi hanno colpito questi tre libri: “La città delle bestie”, “Il regno del drago d’oro”, “La foresta dei pigmei”. Di Christopher paolini ho letto il Ciclo dell’eredità composto da: Eragon, Eldest, Brisingr, Inheritance.
Tutti questi libri hanno in comune l’avventura di giovani ragazzi, un po’ quello che sognavo e che mi sarebbe piaciuto vivere io in quell’età.
⁃ Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura è nata per gioco, in seconda superiore quando io con altri tre compagni di classe avremmo dovuto creare un fumetto fantasy. Il mio ruolo sarebbe stato di creare la storia, mentre gli altri tre avrebbero dovuto disegnare le vignette. Quel progetto naufragò dopo pochi giorni… io feci la mia parte iniziando a scrivere la storia, ma le vignette non furono mai disegnate.
Lì scoprii che mi sarebbe piaciuto scrivere un racconto tutto mio.
⁃ E l’idea del tuo libro come è nata?
L’idea del mio libro è nata dopo aver scritto e progettato diversi altri racconti tutt’ora incompleti. Dopo l’ennesimo “blocco dello scrittore” mi sono chiesto cosa avrei potuto fare per scrivere davvero un racconto dall’inizio alla fine e cosa potevo fare per rendere il mio libro “originale” rispetto la concorrenza.
Così dopo la rivisitazione di maghi, streghe, draghi, vampiri ho pensato di dare una nuova luce agli zombie mettendoli in un contesto fantasy.
⁃ Hai trovato difficoltà durante la scrittura? Se si quali e in caso contrario, cosa ti stimolava a proseguire nella scrittura?
Sì, moltissime difficoltà. Non avendo mai scritto un racconto vero e proprio non avevo idea come dovesse essere strutturato, quanto tempo mi avrebbe portato via.
Posso dire che per scrivere un libro ci vuole molta costanza e bisogna essere concentrati sull’obiettivo che si vuole raggiungere e, per fare tutto ciò bisogna pianificare capitolo per capitolo, non bisogna improvvisare. La pianificazione richiede tempo. Una volta che si ha l’idea di ciò che si vuole scrivere tutto diventa più facile e mano a mano che finisci di scrivere un capitolo e raggiungi il tuo obiettivo diventa sempre più facile a continuare per portare a termine la tua opera.
⁃ I caratteri dei tuoi personaggi sono ispirati a persone realmente esistite o sono completamente inventati?
Alcuni sono inventati, di altri ho preso spunto un po’ come i loro nomi. Però tendenzialmente mi piace che ogni personaggio sia a suo modo caratteristico.
⁃ Scrivere e vedere pubblicato il tuo libro, cosa si prova?
E’ una grande emozione ed una grossa soddisfazione per diversi motivi: in pochi, per non dire quasi nessuno, credevano fossi in grado di portare a termine e scrivere un libro. Non molte persone scrivono e pubblicano un racconto ed esserci riuscito dopo tante ore passate a progettare la storia, gli intrecci dei personaggi, la struttura dei capitoli e riuscire portare a termine il progetto prefissato è davvero fantastico.
⁃ Hai altri progetti in vista? Magari un altro libro?
Certamente, ho un sacco di progetti, il primo è cercare di dare la massima visibilità a questo mio primo libro in diversi modi e poi… sto progettando la stesura del seguito perché l’avventura di Norbin non finisce certamente qui, sarà una saga composta da 5 libri.
⁃ Ci sono dei consigli che vorresti dare ad aspiranti scrittori/scrittrici?
Si consiglio di scrivere per passione, per il piacere di farlo e se volete scrivere un libro dovrete suddividere il vostro progetto in tanti piccoli obiettivi da raggiungere giornalmente o settimanalmente così sarete stimolati ad arrivare fino in fondo al vostro progetto.
⁃ C’è altro che vorresti dirci o di cui vorresti parlarci?
Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare un po’ di persone: in primo luogo la mia famiglia per tutto quello che hanno fatto per me, vorrei ringraziare i miei amici per il loro sostegno, i miei colleghi di lavoro che hanno avuto la pazienza di leggere e correggere le mie bozze e che mi hanno donato nel tempo dei preziosi consigli sia per il libro che nell’ambito lavorativo, ma anche per la vita di tutti i giorni.
Vorrei ringraziare tutti quelli che conosco perché se ho raggiunto questo traguardo è grazie anche a loro.
Voglio ringraziare anche tutti gli influencer con cui ho avviato una collaborazione dandomi così più visibilità sia a me che alla mia opera; ed in modo particolare voglio ringraziare te cara Debora per l’opportunità concessami con questa tua intervista.
Infine voglio ringraziare fortemente anche voi lettori e lettrici che siete arrivati a leggere fino a questo punto e, che, con la vostra passione e partecipazione all’acquisto del mio romanzo contribuite facendomi sentire più realizzato per aver raggiunto il mio sogno, la pubblicazione del mio libro.
Un caro saluto a tutti,
vostro Roberto Semplici.

Per l’acquisto del libro di questo autore, o per maggiori informazioni, potete trovare tutto quanto sui principali store del web e, nel mio articolo di qualche giorno fa, potete trovare trama e recensione.
Buona lettura!