Intervista all’autore Sergio Battista

Sergio Battista, nato a Roma il 27.02.1969 è in possesso di una Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo, conseguita presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata con una tesi in Storiografia cinematografica dal titolo: “Storia, documento, immagine nel cinema di Paolo Benvenuti” con la votazione di 110/110 e Lode e di un Diploma conseguito presso il Conservatorio di S. Cecilia di Roma. Svolge attività come musicista professionista e docente, interessi professionali ai quali ha affiancato l’attività di critico dapprima sulla testata on line Brainstorming culturale e recentemente presso Gufetto Magazine. E’ membro di giuria dell’Italia Green Film Festival. E’ attivo inoltre come fotografo di scena: in questo ambito ha avuto occasione di esporre in mostre fotografiche collettive e personali a Roma, Civitavecchia, Milano, La Spezia, Barcellona, Cordoba. Nel 2017 ha pubblicato per Cultura e dintorni Editore, il libro fotografico La voce delle donne – Considerazioni al femminile riguardo alla violenza di genere, del quale ha realizzato anche una mostra fotografica esposta nel maggio 2017 presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma.

Copertina del libro di Sergio Battista

Ma ora conosciamolo meglio tramite questa breve intervista.
Riporto di seguito le sue risposte senza modifiche, tagli o aggiunte da me apportate.

⁃ Per iniziare, c’è qualcosa di te, del tuo carattere, delle tue passioni che ti piacerebbe condividere con noi?

Come testimonia il titolo del libro mi piace mettere in risalto ciò che reputo ingiusto. Credo che al giorno d’oggi sia necessario fornire visioni alternative, come diceva Bertrand Russel, a volte bisogna essere il peso che inclina il piano, essere in disaccordo e soprattutto informati. Per quanto riguarda le mie passioni amo esprimermi attraverso la musica e la fotografia, oltre che con la scrittura, ovviamente.

⁃ Esistono uno o più libri o scrittori che hanno avuto una grande influenza nella tua vita?

Certo. Per quanto riguarda la saggistica vorrei citare il filosofo Ermanno Bencivenga, Pierpaolo Pasolini, lo storico Piero Bevilacqua, come anche Enzo Traverso e Goffredo Fofi, nella letteratura narrativa invece amo particolarmente Edward Morgan Forster, Hermann Hesse, Josè Saramago, Jorge Amado e il compianto Luis Sepulveda che ci ha lasciato troppo presto.

⁃ Per quanto riguarda il mondo del cinema, chi ti ha lasciato il “segno”?

A proposito di Forster che ho citato precedentemente adoro le trasposizioni cinematografiche dei suoi romanzi realizzati da James Ivory, come sono molto legato al cinema di Roberto Rossellini e del Vittorio De Sica regista. Per scoprire poi le altre mie inclinazioni cinematografiche basta leggere “Il cinema dalla parte degli ultimi”: molte suggestioni che mi hanno formato cinematograficamente sono presenti lì.

⁃ Quando e come è nata la tua passione per la scrittura? E quando quella per il cinema?

La passione per la scrittura risponde al bisogno di rendere partecipi i lettori del mio punto di vista riguardo ad un certo argomento. A me piace molto la lettura dei fatti storici, la storiografia, che metto sempre in relazione con gli argomenti che più conosco come il cinema, la fotografia, la musica e il mondo dello spettacolo in generale. La passione specifica per il cinema si riallaccia proprio a quanto detto, in quanto la settima arte è stata ed è tuttora una chiave privilegiata per interpretare la società e i fenomeni politico-culturali.

⁃ Com’è nata l’idea del tuo libro? Parlaci un po’ della nascita della tua pubblicazione.

L’idea del libro nasce dall’esigenza di far conoscere un certo tipo di cinema che non viene più proposto. Parlo di quei film che mettono in luce il rapporto tra dominanti e dominati, pellicole eredi della modernità che ponevano l’essere umano e i rapporti, e perché no, gli scontri, tra individui al centro della narrazione. Credo fermamente che sia necessario riappropriarci del lato umano delle vicende, di rifare nostra la capacità di interpretare il mondo lontano dalle manipolazioni dei media mainstream. In fondo siamo tutti sulla stessa barca.

Sinossi del libro di Sergio Battista

⁃ Il tuo saggio sul cinema è molto dettagliato, quante ricerche hai dovuto affrontare? E quanto tempo hai impiegato per la stesura del libro?

Si, è stato impegnativo, soprattutto in fase di progettazione. Quando scrivi un saggio credo sia importante essere chiari riguardo il messaggio che vuoi mandare, quindi è importante predisporre il percorso da seguire in maniera funzionale a tale scopo. Inoltre ho scritto il libro in parte durante il lockdown, quindi ho avuto qualche difficoltà con le biblioteche per la consultazione delle fonti, però devo dire con piacere che i bibliotecari ai quali mi sono rivolto hanno sempre trovato il modo di farmi avere ciò che mi serviva. Quindi tra consultazioni, fotocopie, internet e acquisti di libri, siamo riusciti a portare in porto il progetto in sei-sette mesi.

⁃ Spiegaci in breve cosa vorresti trasmettere a chi legge il tuo saggio.

Vorrei trasmettere l’importanza di conoscere, e attraverso la conoscenza la voglia di saperne sempre di più con il fine di costruire un solido senso critico che possa agire come una barriera di anticorpi che possa ostacolare e riconoscere le menzogne che troppo spesso ci vengono raccontate. E’ importante porsi domande nell’epoca del politicamente corretto.

⁃ Cosa vorresti anticipare a chi sta per iniziare la lettura del tuo libro?

La tematica del libro, ossia i rapporti tra cinema e istituzioni, tra classi sociali, tra politica e gli ultimi della storia, è certamente conosciuta agli addetti ai lavori, qualche passo può essere conosciuto anche dagli appassionati di cinema e di storia, ma ci sono alcuni punti sconosciuti ai più, che, vi garantisco, sono molto interessanti e meritano di essere conosciuti. Non vi anticipo altro.

⁃ Vedere pubblicato il proprio libro, che sensazione si prova?

Una gioia immensa ma anche una grande responsabilità. In fondo pubblicare un libro, un saggio poi, è uscire allo scoperto, rappresenta la possibilità di far conoscere la propria opinione, dare una propria versione dei fatti mettendo in relazione le posizioni di studiosi autorevoli con le proprie, cercando di trovare una teoria che vada ad integrare le varie chiavi di lettura, non certo per trovare la verità, operazione impossibile, ma quantomeno per cercare di capire attraverso le vicende del passato le dinamiche dell’attualità.

⁃ Hai altri progetti in vista? Magari un altro libro?

Si, sono in fase di progettazione di un volume il quale argomento dovrebbe ruotare intorno alle produzioni audiovisive documentarie, spesso piccole produzioni, realtà marginali che ci parlano di un possibile cambio di paradigma del nostro modo di vivere e di una consequenziale corretta e sostenibile gestione dell’ambiente.

⁃ Ci sono dei consigli che vorresti dare ad aspiranti scrittori/scrittrici?

Difficile dare consigli. L’unica cosa che mi viene da dire è quella di non seguire le mode, ma di seguire le proprie inclinazioni, anche se ciò che diciamo sembra non interessare a nessuno: ecco, questo non è vero, c’è sempre qualcuno interessato a quello che si dice. Inoltre sento il desiderio di aggiungere che soprattutto oggi non è più corretto  misurare il successo da quanti soldi abbiamo in banca, ma credo sia più corretto considerare quanto ci si impegna per dire la nostra al fine di cercare di modificare l’esistente quando è insoddisfacente e per mostrare che altre strade da seguire sono sempre possibili se non auspicabili. Lanciamo il sasso che muove l’acqua.

⁃ C’è altro che vorresti aggiungere o di cui vorresti parlarci?

Innanzitutto desidero ringraziarti per lo spazio che mi hai concesso e per le domande interessanti che mi hai posto. Inoltre vorrei incitare tutti a leggere di più in quanto la lettura permette di elaborare nuove visioni e mettere in relazione queste con la realtà esteriore o interiore di ogni individuo. E’ risaputo che avere una vivace vita intellettuale fa bene, a noi stessi e alla relazione che instauriamo con gli altri. In conclusione, e con il sorriso sulle labbra, se poi acquistate e leggete con attenzione “Il cinema dalla parte degli ultimi” fate una cosa utile per me e per voi.

Per l’acquisto del libro di questo autore, o per maggiori informazioni, potete trovare tutto quanto sui principali store del web e, nel mio articolo di qualche giorno fa, potete trovare trama e recensione.

Buona lettura!

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