Intervista alla scrittrice Nahyeli Benni

Nahyeli Benni (Malingamba) è nata e vive in Svizzera.

Nella vita si occupa di comunicazione multimediale e di formazione. Laureata a Bologna in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo, in Cinema, televisione e produzione multimediale, studia fotografia presso il Centro di fotografia Spazio Labo’.

Nel 2008 è tra i vincitori del concorso Castelli di Carta con il racconto Galeotto fu il libro e nel 2018 vince lo stesso premio con Impronte in mezzo al mare. Nel 2013 rientra tra i 50 autori pubblicati nell’antologia del concorso Nazionale Guido Zucchi con le poesie Sotto i riflettori e W.

Copertina del libro di “Nahyeli Benni”

Ma ora conosciamolo meglio tramite questa breve intervista.
Riporto di seguito le sue risposte senza modifiche, tagli o aggiunte da me apportate.

⁃ Per iniziare, c’è qualcosa di te, del tuo carattere, della tua vita o dei tuoi ideali che ti piacerebbe condividere con noi?

Si, penso che il mio carattere rispecchi molto il mio tipo di scrittura. Sono molto riflessiva, tendo ad andare in profondità delle cose sentendo la necessità di trovarne  un senso, un significato. 

Questo complica le cose perché porta via un po’ di leggerezza ma rende tutto più intenso ed emozionante. 

⁃ Esistono uno o più libri o scrittori che hanno avuto una grande influenza nella tua vita?

I primi libri di Oriana Fallaci mi hanno trasmesso tante emozioni. Poi il suo pensiero negli ultimi anni della sua vita non ha più incontrato la mia etica ma non rinnego che i suoi primi libri mi hanno profondamente segnata. Su tutti penso che “Lettera a un bambino mai nato” sia il suo libro a cui tengo di più.

⁃ Per quanto riguarda la lettura quali generi preferisci leggere?

Non ho un genere preferito, vario molto. Amo i libri contaminati di generi quindi che sono difficilmente classificabili. Della letteratura di genere però prediligo i gialli. 

⁃ Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?

Fin da piccola dettavo poesie a mia madre. Penso che non ci sia un momento preciso in cui è nata la mia passione per la scrittura, penso che sia qualcosa che è sempre stato innato dentro di me.

Ho tanti interessi artistici, la mia parola d’ordine è “contaminazione”. Unire fotografia e scrittura è l’attività che preferisco. Ecco perché il nome del mio sito “unisciduemondi”.

⁃ Com’è nata l’idea del tuo libro? Parlaci un po’ della nascita della tua pubblicazione.

Il libro è nato durante un viaggio a Hydra con mia madre, la mia madrina e mia sorella. Un’isola molto importante per mia madre  di cui avevo sempre sentito i racconti. È stato un viaggio di ritorno, ci ero già stata da piccolissima. La Grecia è dove ho imparato a camminare, che metaforicamente vuol dire trovare il proprio equilibrio ecco da dove parte l’idea del libro: la ricerca dell’equilibrio, della felicità. 

Ho cominciato a scrivere proprio sull’isola su un quaderno bianco e poi ho continuato a casa in un momento in cui mi sentivo persa, non avevo più un lavoro e avevo smarrito la via.

Trama del libro di “Nahyeli Benni”

⁃ Quanto tempo è passato dall’idea del libro alla sua pubblicazione?

Per finire il romanzo ci ho impiegato tre anni. Ho fatto un lungo lavoro di scrittura, revisione e riscrittura. Qui devo ringraziare prima Andrea Cosentino con cui ho lavorato inizialmente che mia ha davvero supportata a livello anche psicologico nel percorso difficile di raggiungimento di un prodotto che avesse un inizio e una fine e poi il mio Editor Andrea Franco con  cui ho davvero trovato la chiave giusta per raggiungere la qualità necessaria per fare uscire il romanzo allo scoperto.

⁃ Cosa vorresti far arrivare a chi legge il tuo libro? E su cosa vorresti che il lettore si soffermasse?

Penso nel romanzo si possano trovare veramente delle situazioni in cui tutti si sono  trovati almeno una volta nella vita. Ci sono cose che ci accomunano: la ricerca della felicità, l’amore, la tristezza, la voglia di autonomia e indipendenza. 

Vorrei che i lettori  riuscissero a fare un vero e proprio viaggio dentro si se, alla fine porsi delle domande è la miglior strategia per trovare delle risposte. 

⁃ Secondo la tua esperienza, scrivere può aiutare a riflettere su aspetti della propria vita?

Per me la scrittura è proprio questo, non riesco a scindere la scrittura dalla vita stessa. A volte  mi ritrovo a scrivere delle poesie che non hanno senso come se una voce arrivasse violenta alla mia mano senza che io ne abbia controllo. Solo molto tempo dopo rileggendo dei testi che scrivo capisco cosa volessero dire quelle parole. A volte il nostro inconscio cerca di dirci delle cose a cui non prestiamo grandi significati, la scrittura è un canale di ascolto per me.

⁃ Hai altre idee, progetti o libri in via di sviluppo?

Al momento non ho altri progetti. Sono ancora molto legata a questo libro che sta imparando a camminare ora. Penso che continuerò a supportare la sua via verso l’indipendenza prima di buttarmi in un altro progetto. Al momento sono serena, mi sento completa. Arriverà il giorno in cui quella voce tornerà dal cuore alla mente e dalla mente alla mano e lì sarà il momento in cui saprò di essere pronta a un altro progetto.

⁃ Ci sono dei consigli che vorresti dare ad aspiranti scrittori/scrittrici? O a chi sta leggendo questa intervista?

Il mio consiglio è di scrivere. Scrivere. Scrivere. Arriverà un momento dove sentirete la necessità e la voglia di pubblicare un libro o qualcosa che avete scritto;  in quel caso sappiate che  non basta scrivere per essere uno scrittore, ci vuole disciplina, umiltà e flessibilità. Il mio consiglio è di non partire dal presupposto di sapere tutto, in un libro c’è la fase creativa ma c’è la fase di editing. Se volete pubblicare con un editore l’editing è fondamentale, affidatevi a dei professionisti.

⁃ C’è altro che vorresti aggiungere o di cui vorresti parlarci?

Non accontentatevi, nella vita non bisogna mai farlo.

Per l’acquisto del libro di questo autore, o per maggiori informazioni, potete trovare tutto quanto sui principali store del web e, nel mio articolo di qualche giorno fa, potete trovare trama e recensione.

Buona lettura!

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